Mi chiamo Francesco ed a un certo punto della mia vita ho avuto un grosso problema che mi ha afflitto: avevo difficoltà a raggiungere e mantenere l’erezione.
Stupidamente ho pensato che fosse un problema temporaneo ho aspettato.
Però il problema ha continuato a persistere portandomi anche una mancanza di autostima.
Inoltre il rapporto con la mia compagna iniziava a risentirne e dovevo fare qualcosa per risolvere il problema.
Ho cercato su internet fino a trovare la pubblicità di integratori alimentari naturali specifici per l’erezione.
Non volevo andare dal medico perchè mi vergognavo e volevo farcela senza ricorrere ai medicinali almeno se non fosse stato strettamente necessario.
Li ho provati, anzi ne ho provati molti e di svariate marche fino a quando non ho trovato quello giusto.
Alla fine ho risolto il problema e anche il rapporto con la mia compagna è migliorato sia a livello fisico che a livello di comunicazione e comprensione reciproca.
Credo fermamente che il nostro dovere di uomo sia di soddisfare la propria donna.
Ancora oggi non so quali siano state le cause del mio problema, ma so che l’ho risolto e da molto tempo non uso più integratori.
Nel periodo in cui cercavo una soluzione ho visto che ci sono tanti uomini che soffrono del mio stesso problema e altri tipi di problemi così ho deciso di fare questo sito per aiutarli, perchè so benissimo cosa si prova se LUI non funziona.
Prima di tutto però è bene che tu sappia come è fatto e come funziona il pene.
Il pene
Dal punto di vista anatomico, il pene è l’organo riproduttivo degli uomini e costituisce l’ultimo tratto del loro apparato urinario.
La sua struttura è piuttosto complessa.
Esso è formato essenzialmente da una testa, detta glande, e da un’asta o corpo.
Quest’ultimo, a sua volta, si compone di un tessuto morbido e spugnoso, irrorato da un gran numero di vasi sanguigni che, durante l’eccitazione sessuale, si riempiono di sangue e si gonfiano.
La contrazione del tessuto muscolare situato alla base dell’asta, contraendosi, provoca un afflusso forzato di sangue nei vasi, facendo indurire ed ingrossare l’organo.
A differenza di quanto alcuni credono, nel pene non ci sono né ossa né cartilagini.
Dimensioni del pene
Questione annosa, che ossessiona un gran numero di uomini: il pene ha o dovrebbe avere delle dimensioni ideali?
E poi, le dimensioni contano? È possibile allungare il pene?
Facciamo un po’ di chiarezza.
I parametri per la misurazione del pene sono due, ovvero la lunghezza e la circonferenza, che naturalmente sono diverse a seconda che il pene sia preso in considerazione allo stato flaccido oppure in erezione.
Allo stato flaccido, il pene misura mediamente 9 centimetri per 9,5 centimetri di circonferenza.
Un’annotazione importante: non c’è correlazione tra la misura del pene allo stato flaccido e quella in erezione, tanto che spesso organi non particolarmente grandi raggiungono dimensioni importanti durante l’eccitazione.
Decisamente più importanti sono le dimensioni del pene in fase di eccitazione, che in un uomo adulto corrispondono a circa 13,12 centimetri di lunghezza per 11,66 centimetri di circonferenza.
In linea di massima il pene cresce fino ai 21 anni circa e rimane stabile per tutta la vita, quindi l’invecchiamento non ne modifica le dimensioni.
Quando il pene di un uomo adulto non supera i 7 centimetri di lunghezza in erezione, si parla di micropene, che costituisce una condizione patologica da affrontare nel modo giusto.
I problemi associati infatti riguardano le difficoltà alla minzione, una compromessa fertilità, rapporti sessuali poco soddisfacenti e, inutile a dirlo, un forte stato depressivo dovuto ad una condizione che comporta risvolti psicologici decisamente importanti.
La causa più frequente del micropene è una insufficiente produzione di testosterone, che però può essere affrontata efficacemente con rimedi farmacologici e chirurgici.
Poter contare su un pene sufficientemente grande, non si può negare, dà all’uomo maggiori soddisfazioni dal punto di vista sia fisico che psicologico e piace alle donne.
Che cosa è l’erezione
Una buona erezione è fondamentale per un’attività sessuale sana ed appagante.
Essa consiste nell’afflusso di sangue ai corpi cavernosi del pene, che in tal modo da floscio diventa eretto.
Lo stimolo parte dal cervello.
Attraverso le arterie più interne il sangue affluisce ed attraverso quelle più esterne defluisce.
Il tutto avviene grazie al sistema nervoso autonomo ed al sistema “idraulico” proprio dell’anatomia del pene e dall’apparato circolatorio.
Esistono alcune condizioni necessarie affinché tutto ciò avvenga senza intoppi, ovvero essere rilassati, godere di buona salute, non essere ansiosi, provare desiderio ed avere un’alimentazione sana.
Dunque, come si può notare, l’erezione maschile scaturisce da una stretta relazione fra mente, corpo ed emozioni.
Se qualcosa non funziona questo delicato meccanismo “si inceppa” e si incorre nei noti problemi di erezione.
Le disfunzioni erettili possono essere determinate da cause fisiche o psicologiche.
Per quanto riguarda le prime segnaliamo:
– problemi di natura cardiovascolare
– ipertensione arteriosa
– colesterolo alto
– diabete
– disfunzioni ormonali
– depressione
– malattie neurologiche (ad esempio sclerosi multipla).
La causa psicologica più frequente invece è la ben nota “ansia da prestazione“, che tuttavia può essere affrontata e brillantemente risolta con cure di vario genere, farmacologiche, psicologiche e naturali.
Infine ci sono alcune abitudini di vita che ostacolano fortemente una buona erezione e cioè bere alcolici, fumare ed usare droghe.
L’eiaculazione
Con il termine eiaculazione si indica l’atto di emissione del liquido seminale dal pene.
In pratica, essa costituisce l’atto finale dell’orgasmo maschile, ovvero l’apice dell’eccitazione sessuale.
Il liquido seminale contiene gli spermatozoi, da cui prende l’altro nome di sperma.
Esistono diverse anomalie dell’eiaculazione, la più comune delle quali è l’eiaculazione precoce.
L’uomo raggiunge l’orgasmo troppo presto e dopo una stimolazione sessuale minima.
Il disturbo dipende dall’incapacità del soggetto di dominare il riflesso eiaculatorio.
È evidente quanto ciò costituisca un cruccio, con pesanti risvolti psicologici, per chi ne soffre, data l’impossibilità di soddisfare la partner.
L’eiaculazione precoce contempla vari motivi, da quelli psicologici come l’ansia, lo stress e la stanchezza, a quelli fisici, come il frenulo troppo corto, l’uretrite, l’alcolismo cronico ecc.
La cosiddetta eiaculazione ritardata è il problema opposto: l’orgasmo ritarda esageratamente.
Diabete, ipotiroidismo, Morbo di Parkinson, uso di alcuni farmaci, ansia e droghe possono essere fra i motivi principali.
L’eiaculazione retrograda invece, riguarda soprattutto, anche se non esclusivamente, i diabetici.
Essa consiste in un “cambio di direzione” dello sperma, che invece di andare verso il meato urinario, finisce nella vescica.
L’aneiaculazione indica l’assenza di eiaculazione o l’incapacità di emetterla.
Anche in presenza di orgasmo, il liquido seminale non viene emesso.
Anche in tal caso possono sussistere cause organiche (spesso il diabete) e/o psicologiche (paura di concepire, ansia, stress ecc.).
Infine c’è la cosiddetta eiaculazione dolorosa, che si ha quando l’uomo, al momento di emettere sperma, sente a livello genitale una sensazione di dolore e/o fastidio.
Nella maggioranza dei casi ci si trova in presenza di infiammazioni o infezioni a carico dell’apparato riproduttivo o nelle sue immediate vicinanze.
Spesso, alla base dell’eiaculazione dolorosa, vi è una prostatite oppure un’uretrite, entrambe facilmente curabili con terapia medica mirata.
Tuttavia la buona notizia c’è: i disturbi dell’eiaculazione, ben più frequenti di quanto si immagini, oggi possono essere affrontati e risolti con successo attraverso l’utilizzo di molteplici terapie e rimedi.